Facile riprodurre modelle perfette.
Ecco, invece, cosa è riuscito a fare uno sconosciuto pittore rinascimentale, con la moglie di un commerciante di stoffe, decisamente non bella. Lui ha cercato di migliorarla fino a farla somigliare a se stesso.
un’analisi al computer ha dato, infatti, questi risultati:
originariamente, sembra che la signora in oggetto avesse in realtà questo aspetto:
il primo ritratto si riferisce al primo matrimonio della signora, che successivamente trovò il vero amore presso un produttore di pregiati insaccati, detto “il norcino”, cui si riferisce l’ultimo ritratto con il quale ebbe a che fare il pittore, dandole un aspetto più “asciutto”, che è poi quello noto a tutti.
Può un contesto umano essere rappresentato in modo non immediatamente riconoscibile, pur mantenendo tutta la sua drammaticità?
Sì e la risposta ce la dà Pollock. Ecco una sua opera liberamente ispirata al terremoto di San Francisco, 1906:
l’arte manifesta, scopre e, al tempo stesso, può celare, nascondere alla vista ma non allo spirito:
le mie non sono perfette mentre vorrei che lo fossero mi piacerebbe avere la possibilità di poter scegliere i miei modelli per disegnarli o dipingerli dal vero conoscerli non è come vederli in foto quando li disegni devi disegnare anche la loro anima ciao
12 risposte su “una mia versione di un dipinto di Serge Marschennikov”
… buona domenica sera 😉
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grazie Rebecca buona serata e un buon inizio settimana ciao
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anche a te una buona settimana 😉
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Non so quale sia il dipinto, ma la tua versione è bellissima. Complimenti e buona serata.
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È più artistico il tuo. Quello di Marschennikov è la scopiazzatura di una foto.
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pensavo fosse la sua modella
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preferisco lo schizzo che lascia più adito alla fantasia che pitture quasi fotografiche
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Facile riprodurre modelle perfette.
Ecco, invece, cosa è riuscito a fare uno sconosciuto pittore rinascimentale, con la moglie di un commerciante di stoffe, decisamente non bella. Lui ha cercato di migliorarla fino a farla somigliare a se stesso.
un’analisi al computer ha dato, infatti, questi risultati:
originariamente, sembra che la signora in oggetto avesse in realtà questo aspetto:
il primo ritratto si riferisce al primo matrimonio della signora, che successivamente trovò il vero amore presso un produttore di pregiati insaccati, detto “il norcino”, cui si riferisce l’ultimo ritratto con il quale ebbe a che fare il pittore, dandole un aspetto più “asciutto”, che è poi quello noto a tutti.
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Fai bene ad esercitarti, Gabri, sui lavori di altri.
Ne abbiamo esempi storici.
Ecco un’opera, assai nota, di Gioacchino Toma:
Si tratta di Luisa Sanfelice, patriota, in carcere; metà ottocento.
Ma la pittura si evolve ed ecco lo stesso soggetto visto da Picasso:
dove è facile cogliere, anche ai non esperti, sorprendenti coincidenze spaziali e cromatiche.
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Può un contesto umano essere rappresentato in modo non immediatamente riconoscibile, pur mantenendo tutta la sua drammaticità?
Sì e la risposta ce la dà Pollock. Ecco una sua opera liberamente ispirata al terremoto di San Francisco, 1906:
l’arte manifesta, scopre e, al tempo stesso, può celare, nascondere alla vista ma non allo spirito:
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le mie non sono perfette mentre vorrei che lo fossero mi piacerebbe avere la possibilità di poter scegliere i miei modelli per disegnarli o dipingerli dal vero conoscerli non è come vederli in foto quando li disegni devi disegnare anche la loro anima ciao
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La spontaneità è essenziale nella creazione. I perfezionamenti migliorano l’opera ma a volte ne snaturano lo slancio iniziale
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