con questa frase mi rivolsi a mia madre quando ero in attesa di mio figlio e mi venne spontanea, dal cuore.Una madre, una amica e una donna straordinaria certo l’esperienza,come diceva lei,aveva avuto un ruolo importante nella gestione della sua vita e nel suo rapporto meraviglioso con gli altri,ma c’era qualcosa di più che io,non riuscivo ad apprendere. La bontà ,l’altruismo, la dolcezza, la dignità, la forza con cui gestiva il rapporto con la sua famiglia e con le persone che la frequentavano tutti la vedevano con lo stesso sguardo incapaci a farle del male. no non ero come lei e non sarei riuscita mai ad esserlo.Pensavo a come potevo crescere mio figlio senza quelle qualità, ad essere una buona madre.Ricordo uno dei tanti episodi :Una mattina mi recai ad aiutare un ambulante,era una giornata fredda, glaciale, il vento tagliava come una lama di un coltello, e io ero tanto coperta da essere persino goffa ed impacciata nei movimenti. Vicino al nostro banco si era sistemato con un piccolo banchetto un senegalese uno dei primi extracomunitari che si vedevano in Italia, un omone di circa un metro e novanta massiccio, indossava un piccolo impermeabile leggero e potete immaginare, come stesse soffrendo il freddo.Mia madre era venuta a trovarmi per accertarsi che tutto andasse per il meglio, e vedendo quell’uomo tremare,senza dirmi nulla, tornò a casa, prese un giaccone pesante di mio fratello, e lo portò al senegalese. L’uomo quasi si commosse, la ringraziò e si mise il giaccone e continuò a ringraziarla e lei se ne andò come se lo avesse portato a suo figlio.Il senegalese venne da me, mi chiese se volevo qualcosa al bar, ed io mi sentii orgogliosa , di avere una mamma che in mezzo a tante altre,aveva pensato per prima ,alla sofferenza di quell’uomo fu uno dei tanti insegnamenti che lei mi ha dato,senza sottolinearmelo.Ora che lei non c’è più e che io sono cresciuta ,desidererei sentirmi dire da mio figlio insegnami ad essere come te, ma forse io non sono come lei, ciao mamma
Mese: settembre 2008
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aiutiamoci
Copiato dal blog dell’amica PrettyinPink
25 settembre
aiutiamo fabio e….
e le persone che hanno perso la propria "vita"…..
qualche settimana fa vi ho invitati a riflettere e ad aiutarmi a trovare un modo per aiutare gli sfollati di via Pindemonte a Palermo…
non vi avevo detto però che la cosa per me aveva un importanza di un certo livello,
non vi avevo detto che tutto questo è successo ad un mio carissimo amico….
riflettete un secondo….
e se questo fosse successo a voi??????!!!!!
se vi trovaste in un vicolo cieco…
se aveste perso la casa e il lavoro…
se foste obbligati a dormire in un albergo e a sfamarvi con i pasti della protezione civile…( per 3 mesi…e poi?)…
se ogni volta che scrutate il cielo inorridite all’idea che probabilmente l’inverno porterà solo altra devastazione…
che non ci sarà un SERENO NATALE…e un FELICE ANNO NUOVO….
vi sto chiedendo umilmente e con il cuore di far girare quanto più possibile questo grido di rabbia…
aiutiamo le persone che in via Pindemonte a Palermo il 18 Agosto 2008 hanno perso TUTTO….
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premio dardos
quando vuoi capire i problemi di un bambino quardi un suo disegno A volte non servono le parole con le parole puoi barare, non dire la verità puoi anche non saperti esprimere nella maniera più corretta e quindi quello che legge interpreta male il tuo pensiero o sospetta un doppio significato con il disegno non puoi barare leggi quello che vedi e non puoi sbagliare sulla persona che l’ha disegnato con questo rispondo a quelle persone che non riescono a leggere niente sul mio blog forse ho il sospetto che queste persone siano cieche e quindi non leggerebbero nemmeno se io scrivessi gabriarte
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amiche dei miei sogni
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dedico il premio a deborah
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all’amica prettyinpink
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A SILVIA
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