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Categoria: Intrattenimento
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la danza della farfalla
httschizzo a matita
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loro portano allegria
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mi hanno colpito i suoi occhi
La città si preparava a vivere una notte di festa. Maria non avrebbe voluto partecipare. Troppi erano stati i problemi che l’avevano rattristata , ma il marito alla fine l’aveva convinta..” Avrebbero percorso a piedi la città e sarebbero arrivati nella piazza dove si svolgeva il concerto di un noto cantante rock, che gli avrebbe ricordato, con le sue canzoni, gli anni più belli della loro gioventù . Il clima di quella giornata aveva sicuramente aiutato lui a convincerla .Una stupenda serata calda, li avrebbe accompagnati.
La città appariva a Maria, sempre pìù bella ma notava, strada facendo ,che quella bellezza era avvolta da una sottile velatura di tristezza ovunque guardasse , quasi fosse nell’aria.
Le vie che percorrevano, erano invase da persone di ogni etnia, alcuni avevano aprofittato della festa, organizzando dei banchetti dove, con le famiglie , ascoltavano musiche e mangiavano cibi tradizionali. Era come attraversare in pochissimo tempo, l’intero pianeta. Quei fiumi di colori, suoni, odori , li raggiungevano come una tempesta di sabbia . Maria era attratta da ogni evento e avrebbe voluto fermarsi , quei colori, quei suoni, le regalvano attimi di serenità di cui si era privata , da tanto tempo. Il marito la trascinava via quasi la volesse proteggere da pericoli che lei non percepiva .
Quei punti di incontro non erano frequentati da Italiani, ne da persone appartenenti a quella comunità, ma tranamente il marito aveva notato che nell’attraversarli Maria, conosceva qualcuno di loro che li invitavano a fermarsi . Non ne era rismasto stupito , la disponibilità della moglie nei confronti di tante persone traniere trovatesi in difficoltà, era da lui conosciuta e approvata, ma non approvava che lei si lasciasse coinvolgere eccessivamente. Con la scusa di un eventuale ritardo al concerto, la convinceva ad allontanarsi .
In fretta raggiunsero il centro . Una marea di giovani ragazzi, salivano e scendevano come onde, dalle innumerevoli vie e si accalcavano nei chioschi per mangiare e bere, parevano agli occhi di Maria , tante pecorelle che, non sapevano dove andare. come fossero state liberate, dopo tanti mesi , chiusi nell’ovile. Si sentiva soffocare da quella folla e convinse il marito a fermarsi. La piazza era vicina e avevano ancora tempo prima dell’inizio del concerto . Aveva notato uno spazio meno frequentato da dove proveniva la musica dei vecchi ,come la chiama Maria Il tradizionale ballo liscio, in effetti di giovani nemmeno l’ombra . Anziani signori ballavano su una pista di legno improvvisata . Maria si incantò a guardarli, alcuni molto anziani, ballavano ancora con gran classe e si divertivano come bambini a differenza dei tanti giovani a cui lei aveva notato gli occhi spenti ,loro nonostante l’età, avevano gli occhi che brillavano.
Forse, pensò, la loro felicità proveniva dal fatto che avevano raggiunto un’età, per cui tutto quello che si concedevano dopo, era una sorta di regalo . Mentre pensava, notò ai lati della pista un barbone, anche lui anziano, osservava con tristezza e nostalgia i suoi coetanei ballare. Lui non aveva avuto la loro stessa fortuna e in Maria scattò la ribellione per un’ingiustizia di cui nessuno è colpevole.
l’uomo avrebbe dovuto avere per una notte il suo momento di felicità . Senza pensare ,si avvicinò a lui e lo invitò a ballare , L’uomo la guardò trasognato e in silenzio si fece accompagnare nella pista da lei .
Ballarono un valzer lento, guadagnandosi spazio ma mano che gli altri ballerini, si accorgevano di lui . Maria pensò per un momento che fosse perchè provassero disgusto, ma ben presto si accorse che le persone, capirono l’importanza di quel ballo e alla fine, applaudirono quell’uomo che sapeva ballare come un esperto ballerino .Ringrazio Maria e si allontanò . Il marito la fissò a lungo. La prese per mano e la condusse al loro concerto.
la bella giornata autunnale invitava ad uscire, ma il bruco, non era ancora diventata una farfalla . Continuava con piacere a starsene nel suo bozzolo al riparo Era stato un bruco lavoratore e insieme a gli altri bruchi si dava un gran da fare per diventare una meravigliosa farfalla . I bozzoli degli altri si erano svuotati , penzolavano dai rami di gelso e si muovevano dolcemente, cullati da una leggera brezza. Il sole baciava quei fili, che brillavano come diamanti . Non era imprigionato , era libero di uscire, ma qualcosa , gli impediva di fare quella scelta. Non si sentiva pronto, ma avrebbe corso il rischio di morire, se prima non avesse avuto la certezza ,di essere diventata un bellissimo esemplare di epidottero. Sapeva che molti suoi simili avevano mangiato le foglie migliori e sarebbero diventate senza alcuna fatica, quello che lui cercava di essere .Altre si sarebbero accontentate, ma tutte erano già uscite. Svolazzavano felici attorno a lui e lo invitavano ad uscire:” E’ bellissmo!! Finalmente possiamo volare libere. Vieni anche tu? ” Il bruco sapeva che, non sarebbe mai stato libero se non avesse raggiunto il suo desiderio.Tanto valeva rimanere a morire nel suo bozzolo integro . Una donna vedendolo brillare al sole, lo raccolse e lo disfò. Dentro trovò una bellissima farfalla ,con quel filo si fece un meraviglioso e fresco abito . Da allora l’uomo scoprì la seta e la più pregiata, appartiene ai bozzoli ancora integri dove, una bellissima farfalla,rimane a morire.
Ci si alza presto la mattina dell’otto dicembre. E’ un giorno speciale, un rito che si compie tutti gli anni da quando è nato nostro figlio E mentre mio marito si impegna nella progettazione del presepe,nostro figlio si lamenta per non aver avuto la possibilità di riposare in un giorno di festa.Come succede in casa Cupiello!! buon divertimento
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