Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d’acqua natía rimanga ne’ cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d’avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina!
Ora lungh’esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento è l’aria. il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquío, calpestío, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
poesia di Gabriele D’Annunzio disegno con mouse di gabriarte
Questo abbraccio disegnato con mouse lo dedico a Carmen,la carla Fracci della cucina, ma anche a tutti voi come augurio di una buona domenica ciao a tutti disegno con mouse di gabriarte
Andavo a trovarla tutti i giorni,mi veniva incontro con il suo sorriso dolce, contenta di vedermi ogni volta, mi preparava il caffè e ci sedevamo a parlare, chiuse in quella stanza della cucina come dietro le sbarre di una prigione.Erano mesi che provavo a distrarla ma si finiva di parlare sempre della stessa cosa, la sua vita..Infernale, drammatica,insopportabile,anche per me.Quella donna era chiusa nella prigione della sua mente e piano piano stava trascinando anche me dentro la sua maledetta galera Mi sentivo risucchiare come in un vortice, e il mio desiderio era quello di allontanarmi da lei trovandole delle scuse banali. Eravamo oramai legate, inseparabili. Sorelle, amiche,ci appoggiavamo l’una all’altra nei momenti più difficili e ne eravamo sempre uscite o almeno credevo. Così diverse,lei sognatrice, sensibile, altruista,io più sintetica, materialista,calcolatrice.Spesso entravamo in conflitto ma riuscivamo quasi sempre a trovare un accordo. Quel giorno entrò il marito e la sorprese a chiacchierare,non era riuscita a mandarmi via per tempo prima del suo arrivo, si trovò a dovergli dare spiegazioni in merito a quel suo dialogo solitario e alla sua preoccupazione di trovarla in uno stato per lui inconcepibile. Forse fu questo che le dette la forza di allontanarmi da lei. Non vado più a trovarla. Ora è uscita dalla sua prigione, libera di seguire i suoi sogni FINE racconto inventato di gabriella
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