Sarei stata lusingata dal suo sguardo, se quell’uomo non fosse stato un poveraccio? Non vidi più quello sguardo ed io non guardo più chi rovista nei cassonetti.E voi vi sareste lasciati coinvolgere?
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appostati come gatti affamati, alcune persone attendono l’arrivo dei sacchi colmi di cibo scaduto che il supermercato getta nei cassonetti dell’immodizia. Poi a turno aiutandosi con delle cassette vuote, abbandonate dai venditori di frutta abusivi,si arrapicano e afferrano , strappano e infilano quello che trovano di più commerciale nelle borse che portano con se . Le prime volte erano zingari, ora hanno lasciato il loro posto a delle persone italiane, gente di città che non riescono ad arrivare a fine mese per lo più anziani,che quando si sentono osservati dai passanti cercano di nascondersi per non farsi riconoscere. Pensavo che la fame esistesse nei paesi poveri,scusate.. lo è anche il nostro …… povera Italia!!!!!! Penso ; mentre osservo, dalla vetrina del negozio dove lavoro,a quelle povere persone che hanno avuto una vita più sfortunata della mia e mi vergogno per non ricordarmelo quando mi lamento per delle cose a confronto banali.Voltai improvvisamente lo sguardo e i miei occhi occhi si tuffarono nel colore del mare,verde azzurro.Un uomo mi stava fissando con insistenza mettendomi in imbarazzo, distolsi immediatamente il mio sguardo dal suo e mi allontanai cercando di proseguire il lavoro che avevo tralasciato.Dovevo riordinare alcuni scaffali, ma quello sguardo mi aveva spogliato e aveva resuscitato la mia femminilità. Non mi sentivo così da anni.Mi vergognai di me e sentii il viso prendermi fuoco.Quell’uomo era un poveraccio! come potevo farmi sconvolgere da un suo sguardo?Mi resi conto, quasi subito, che quella commiserazione per quelle persone ora, si trasformava in fastidio ero stata coinvolta e questo non era previsto……continua