Non ho scelto io. E’ un percorso già segnato come se non ci fosse altra strada per me. Un percorso, dall’inizio già difficile , pieno di buche con salite ripidissime , discese, precipizi e burroni. A volte mi sono trovata a percorrerlo al buio sfidando la sorte Le emozioni sono state tante e tutte vissute con l’andrenalina alle stelle, con la paura di non farcela Ogni volta però, che riuscivo a superare un’ostacolo,era come se io avessi vinto una gara e godevo di un’altra emozione intensa,trepitosa,felice,come se volesse ricompensarmi per la grande fatica.Incontro molte persone che condividono la stessa mia sorte, altri, li vedo cadere. Poi,nelle piazzole di sosta, trovo coloro che hanno percorso altre vie e li vedo sereni, tranquilli, per niente stanchi, che si domandano come faccio ad essere affannata, loro, hanno tranquillamente passeggiato e non hanno mai trovato ostacoli. Il percorso lo trovavano così piatto, che invidiavano la mia stanchezza, molte volte per apparire solidali, fingono di zoppicare, ma non mi hanno mai proposto lo scambio. Lo tengono tretto il loro percorso, e giudicano se qualcuno cade e non riescie ad alzarsi . I lamenti non li vogliono ascoltare, li fa stare male, alcuni ti offrono le loro borracce. Il percorso è lungo e la stanchezza inizia a farsi sentire, stringo i denti,non so se arriverò alla fine,ma sò che tutti andiamo nella stessa direzione e là arriveremo prima o poi. Qualcuno sicuramente ci sarà ad aspettarci.
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