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il terrore del gatto

Decidemmo di lasciarlo tranquillo.Si era rifugiato sotto il letto e non aveva intenzione di uscire. Mio marito si infilava sotto la doccia e io in cucina, preparavo gli ultimi ritocchi per il pranzo. Ma quando decisi di informarmi sulla disponibilità del mio compagno di pranzare, avviandomi verso il bagno, notavo che Pallino se ne stava quatto quatto ad ascoltare i suoi movimenti dalla porta chiusa. Nell’osservare la mia presenza, ritornava a nascondersi. Aspettai con calma che mio marito finisse di mangiare poi, mi feci raccontare in ogni piccolo dettaglio, cosa era successo prima del mio risveglio:” Non è successo nulla!!” continuava a ripetermi:” Era disteso fuori a prendere il fresco e mi sembrava calmo mi ha guardato come sempre, ha miagolato per salutarmi. Poi ho fatto la barba e quando sono uscito dal bagno, l’ho trovato che mi guardava spaventato e si è defilato sotto il letto.”Un lampo improvviso, passò nella mia mente:” Ti sei messo qualche nuovo profumo? o qualche nuova crema? ” Mio marito mi guardò per un attimo in silenzio:”In effetti, avendo finito il mio dopobarba, mi sono messo una crema di quelle che danno come campioni, e siccome aveva uno strano odore, l’ho gettata nella spazzatura che, stamattina, ho portato fuori:” Gli chiesi se la porta del bagno, fosse stata aperta nel momento che, si faceva la barba.” La lascio sempre aperta!! Per dar modo ai gatti, di entrare, in caso avessero necessità, della loro lettiera ” Avevo risolto il problema!! .
La corrente d’aria, aveva portato al naso di Pallino,L’odore di quella strana crema.Lui nel tentativo di capire cosa fosse, si era diretto da dove proveniva e, aveva scoperto, che mio marito ne era la causa. Deve essere stato un odore a lui terribile per spaventarlo così. Forse una di quelle creme equivoche, fatte con qualche carcassa di animale. Stà di fatto che mio marito, dovette avere molta pazienza per riconquistare la sua amicizia. Ancora oggi dopo un mese lo annusa diffidente, D’altronde i gatti assomigliano nel carattere a noi donne e per questo che mi piacciono .Siamo sempre all’erta con gli uomini fine

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il terrore del gatto

Il tempo era volato, ed io ero rimasta indietro con il lavoro,arrivava mio marito e non avrebbe trovato nulla da mangiare, così nel preparare qualcosa di veloce, tenevo sotto controllo il gatto. I suoi movimenti erano molto cauti, come se stesse camminando a rallentatore. Continuavo a parlargli per rassicurarlo ma, ad ogni minimo rumore esterno. scappava verso la camera, poi ricompariva,Avevo capito nell’osservarlo che non sofriva di mancanza di memoria, mi riconosceva benissimo e riconosceva benissimo le sue cose, fiutava l’aria, come se volesse farmi capire che qualcosa di estraneo, era entrato in casa.Il rumore della chiave nella serratura mi confermava che mio marito era arrivato. Istintivamente guardavo verso il gatto per vedere la sua reazione.Pallino è molto legato a mio marito, lo aspetta al suo rientro e come un cane, gli corre incontro facendogli le fusa. Gioca con lui e spesso come tutti i gatti legati al loro padrone, gli si strofina sugli indumenti per lasciargli il suo odore.Mio marito è costretto ad appendere gli abiti più in alto possibile, perchè il gatto, seguendo la sua traccia, li cerca trascinandoli sul pavimento per ruzzolarcisi sopra.Lo vedo correre verso la porta e andargli incontro. Mio marito con calma, allunga la mano e salutandolo lo accarezza. Il gatto si ritrae lentamente, guardandolo con gli occhi dilatati e stupiti come se in lui, riconoscesse la sua figura, ma non il suo amico.” E’ andato fuori di testa!! Non mi riconosce più” Oggi devi telefonare al veterinario per prendere un’appuntamento.Forse ha l’alzheimer.
Ero sicura che il gatto non avesse avuto nessun problema fisico, ma non avevo ancora individuato la causa di quello strano comportamento. Però, l’atteggiamento che aveva avuto con mio marito, mi fece capire che la causa fosse da ricercare in lui.

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il terrore del gatto

Lui ride divertito per aver immaginato il mio terrore nel mio attimo di silenzio.Poi, mi rassicura:” Quale grosso insetto è mai entrato dal nostro poggiolo?” Qualche anno fa entrò un gieco in cucina, ma la gattina istintivamente più cacciatrice, mi aiutò a farlo uscire.”Secondo me, si è spaventato perchè ha visto qualche gabbiano avvicinarsi!!”. Chiudo la telefonata ma non sono troppo convinta sulla sua ipotesi, e decido con l’aiuto della gattina,di rasettare tutto il poggiolo, e la cucina. Devo dire che la gattina mi ha aiutata molto nella mia ricerca, ma annoiata, dal non trovare qualcosa,che la potesse far divertire, nemmeno un piccola formica, decise di godersi un pò di fresco e di meritato riposo. Intanto Pallino, è il nome del mio gatto, osservava i movimenti dalla porta della camera.Seduto, immobile mi guardava spaventato. Era mezzogiorno e io pensai che con un piccolo goloso bocconcino di carne cruda di cui lui va chiotto, l’avrei indotto ad avvicinarsi. In effetti Pallino ne era molto attratto. Cercava muovendo nervosamente la coda di avanzare poi, si guardava attorno come se avesse paura che qualche persona estranea gli parasse improvvisamente davanti e ritornava indietro.Io continuavo ad incoraggiarlo, fintanto che riuscii a farlo avvicinare alla cucina. Entrò nel bagno molto titubante e notai che annusava nell’aria, come volesse percepire odori a lui estranei. Lo rassicurai con le carezze e la voce, ma notavo che era inquieto, sofferente non fisicamente, ma da qualcosa che lo turbava…… continuerò a raccontarvelo domani buona notte

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il terrore del gatto racconto

Mi sono svegliata cosciente che qualcuno mi stava osservando. Gli occhi dilatati e vitrei del mio gatto,ai piedi del letto, mi stavano fissando spaventati.Lo chiamai con voce dolce e allungai la mano, per accarezzarlo.Come un furetto scese e si nascose sotto il letto. Pensai nell’alzarmi, che avesse sentito qualche rumore a lui molesto e che si fosse impaurito. Sono le sei di mattina,la luce  fuori è già molto forte e il caldo si fa sentire, anche se tutte le finestre sono spalancate. Mi avvio in cucina e dal corridoio vedo la gattina più giovane spaparanzata e tranquilla sul poggiolo. Mio marito è già uscito per recarsi al lavoro,  e l’appartamento è avvolto da un piacevole silenzio. E’ allora che chiamo il gatto cercando di attirarlo con del cibo, ma lui non si presenta. Decido di lasciarlo stare, anche perchè conosco i gatti e quando sono spaventati è meglio non creagli ulteriori problemi. Vado in bagno a prepararmi,sistemo la loro lettiera e sbrigo qualche faccenda domestica, ogni tanto provo a chiamarlo nella speranza che lui esca dal suo rifugio.Poi verso le otto vedo spuntare il suo musetto dalla camera, gli occhi sempre dilatati e molto spavetato, rimane a guardarmi  immobile. Mi avvicino a lui delicatamente,facendogli ascoltare la mia voce poi, allungo il palmo della mano verso il muso e lui allungando il collo annusa il mio odore e mi fa capire che è disposto a lasciarsi accarezzare. Cerco di tranquillizzarlo e riesco a prenderlo in braccio ma, come mi sposto verso la cucina, lui diventa una belva e terrorizzato nel divincolarsi dalla mia presa, mi lascia sulla pelle le sue affilate unghie.Il dolore e la rabbia per essere stata tradita, per un attimo mi fanno perdere il controllo. Mando al diavolo il gatto e mi preoccupo di disinfettare le unghiate. Ho rischiato di farmi rovinare il viso ed è proprio questo pensiero che mi spinge a cercare di capire, quello strano atteggiamento. Non aveva in precedenza mai dato segni di aggressività,e quando qualche rumore lo costringeva a fuggire riappariva dopo qualche minuto. Ho pensato che forse l’età, quattordici anni, una bella età per un gatto, possa avergli scatenato qualche ictus improvviso, ma avrei dovuto accorgermi da qualche segnale, uno sbandamento. In genere quando i gatti stanno male, cercano di nascondersi, ma non hanno paura! Decido di telefonare a mio marito per informarmi da lui, se ha notato qualcosa di insolito nell’animale e, ne conoscesse la causa . Mi dice che quando si è svegliato, il gatto dormiva sul poggiolo mentre la gattina, era in camera da letto.Ma quando lui, è uscito dal bagno, trovava il gatto che lo fissava con due grandi occhi, come se non lo avesse mai visto poi, precipitarsi atterrito, sotto il letto:” Deve aver visto qualcosa! Forse qualche grosso insetto?” Il sospetto di mio marito mi fa venire i brividi lungo la schiena. Al solo pensiero che ci sia dentro casa un insetto, da terrorizzare un gatto, mi spaventa a morte.continua  

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senza sogni

Quando mille pensieri offuscano la mente e come rami si intersecano, creando una fitta rete da impedire alle idee di annidarsi per dare origine a qualcosa di vivo, gli occhi si chiudono ed entrano i sogni .Porteranno ossigeno ai pensieri e nell’inseguire quell’aria di libertà ,lascieranno spazio alle idee per poter  entrare . Ma ora stanno eliminando i sogni!!  Le idee moriranno? E moriranno anche i pensieri ? Rimaranno cervelli vuoti ,soli,  privi di libertà.

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la modella di fantasia

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voglio raccontarvi il vento

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lo specchio magico

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stasera mi tocca!! fideus e crema catalana

vi invito tutti con il pensiero

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studio a china