Quella sera era come se fossi stata avvolta da un improvvisa nebbia che mi isolava da tutto e da tutti mi sentivo male, non fisicamente ma percepivo vampate di calore e poi.. brividi di freddo spensi la luce perchè mi infastidiva e lasciai entrare dalla finestra la luce della luna .Avevo necessità di parlare con qualcuno che mi avrebbe solo ascoltato senza trarre nessuna conclusione su i miei pensieri. Fù in quella penombra che iniziai a scrivere quello che la mente mi dettava.
Il foglio
Parla con me!..
nessuno più ti ascolta.
Scrivi quello che vuoi, quello che senti io,
non farò commenti.
Sussurra piano piano e poi,
ti prenderò la mano e la trascinerò giù,fino in fondo e,
quando sarai stanca metti un punto di domanda.
Potrai sbagliare, correggere,cancellare,
gli uomini non ti potranno comandare.
Leggeranno quello che tu hai scritto ma,..
fregatene è un tuo diritto,
l’unico che ti è rimasto per non restare sola
e poi…. chi ti consola? Se non io foglio
l’unico a dirti il bene che ti voglio
Hai visto!! Son volati via i tuoi pensieri tristi
Ora puoi mettere il punto e salutare ma,..
mi raccomando…. non mi stropicciare. scritta da Gabriella
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