Si è sposato l’amico di mio figlio, e lui gli ha fatto da testimone. L’emozione è stata intensa perchè è come vederli volare per la prima volta dal nido
ehhhh…maggio mese degli sposi!! E allora auguri anche a questi nuovi sposi, che la loro vita insieme possa essere sempre accompagnata da dolce musica 🙂
Ti sei emozionata tu e chissà quanto si è emozionato tuo figlio nel vedere il suo amico lasciare il nido per volare verso un altro nido.
Crescono questi passerotti…
ciao, ti abbraccio 🙂
Lasciate che i “piccoli” volino con sicurezza ed autonomia lontani dal nido che non dimenticheranno mai sicuramente perchè proprio lì hanno imparato a volare ricevendo amorevoli cure!
Ciao, Gabry. Buon We!
Come ti capisco: i figli, questi piccoli esseri cui abbiamo donato la vita, piano piano crescono e si staccano da noi. Sta capitando anche a me, con una figlia che da teenager sta diventando donnina. E allora leggo a te, come a me, questi versi importanti di Gibran, che, come sempre, contengono un balsamo per ogni ferita. Un abbraccio, cara Gabry.
E una donna che aveva al petto un bambino disse: Parlaci dei Figli.
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l’arco che sta saldo.
Come ti capisco: i figli, questi piccoli esseri cui abbiamo donato la vita, piano piano crescono e si staccano da noi. Sta capitando anche a me, con una figlia che da teenager sta diventando donnina. E allora leggo a te, come a me, questi versi importanti di Gibran, che, come sempre, contengono un balsamo per ogni ferita. Un abbraccio, cara Gabry.
E una donna che aveva al petto un bambino disse: Parlaci dei Figli.
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l’arco che sta saldo.
7 risposte su “quando i piccoli volano dal nido”
come ti capisco caraa!!! sembra ieri!!
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ehhhh…maggio mese degli sposi!! E allora auguri anche a questi nuovi sposi, che la loro vita insieme possa essere sempre accompagnata da dolce musica 🙂
Ti sei emozionata tu e chissà quanto si è emozionato tuo figlio nel vedere il suo amico lasciare il nido per volare verso un altro nido.
Crescono questi passerotti…
ciao, ti abbraccio 🙂
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credimi mi ha fatto impazzire sembrava lui a sposare ciaoooo buon fine settimana
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Lasciate che i “piccoli” volino con sicurezza ed autonomia lontani dal nido che non dimenticheranno mai sicuramente perchè proprio lì hanno imparato a volare ricevendo amorevoli cure!
Ciao, Gabry. Buon We!
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Come ti capisco: i figli, questi piccoli esseri cui abbiamo donato la vita, piano piano crescono e si staccano da noi. Sta capitando anche a me, con una figlia che da teenager sta diventando donnina. E allora leggo a te, come a me, questi versi importanti di Gibran, che, come sempre, contengono un balsamo per ogni ferita. Un abbraccio, cara Gabry.
E una donna che aveva al petto un bambino disse: Parlaci dei Figli.
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l’arco che sta saldo.
KAHLIL GIBRAN, IL PROFETA
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Come ti capisco: i figli, questi piccoli esseri cui abbiamo donato la vita, piano piano crescono e si staccano da noi. Sta capitando anche a me, con una figlia che da teenager sta diventando donnina. E allora leggo a te, come a me, questi versi importanti di Gibran, che, come sempre, contengono un balsamo per ogni ferita. Un abbraccio, cara Gabry.
E una donna che aveva al petto un bambino disse: Parlaci dei Figli.
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l’arco che sta saldo.
KAHLIL GIBRAN, IL PROFETA
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Grazie harielle bellissima e saggia questa dedica un abbraccio a te dolcissima donna
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